La nostra storia

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1968: Quando tutto ebbe inizio

Primi di giugno 1968. Tre giovani seminaristi missionari della Consolata, Franco, Filippo e Paolo, propongono a Don Scanavino, parroco della parrocchia San Paolo nell'estremo nord di Torino, di aprire un gruppo scout nella sua parrocchia. Don Scanavino accetta la sfida e assegna loro i locali sotto il salone parrocchiale. I tre giovani iscrivono il gruppo all'A.S.C.I. (Associazione Scout Cattolici Italiani) con il nome di Torino 2. Il fazzolettone del neonato gruppo diviene metà rosso e metà nero. Le attività iniziano il 1° settembre 1968 con il reparto "Orizzonti Nuovi" e il branco "Fiore Rosso". Franco e Filippo seguono i ragazzi del Reparto mentre Paolo si occupa del branco. L'entusiasmo è tanto e i numeri degli iscritti aumentano; dalle prime due squadriglie (Falchi e Cobra) si passa ad aggiungere i Cavalli, i Leoni e i Castori. Ogni squadriglia è composta da 7/8 ragazzi. Anche il branco parte alla grande,arrivando ad avere circa 45 iscritti. In aiuto di Paolo (Akela) arrivano Giorgio e Alberto. Nella primavera del 1969 viene aperta la branca femminile iscritta all'A.G.I. (Associazione Guide Italiane) con il nome di Venaria 1, col fazzolettone arancione e due righe marroni sul bordo. La responsabilità del reparto femminile è affidata a Marina, mentre quella delle coccinelle ad Elenae Sonia che l'anno successivo vengono affiancate da Piera. I tre fondatori del gruppo diventano missionari e vengono mandati in Brasile e il loro posto nelle branche viene preso da Lorenzo e Dario (capo reparto e assistente ecclesiastico). Alberto e Giorgio tengono il branco. Nel 1974, l'A.S.C.I. e l'A.G.I. si uniscono diventando A.G.E.S.C.I. In quell'estate il gruppo cambia nome diventando Torino 27. La scelta del nome del gruppo fu combattuta e alla fine si decise di utilizzare il numero 27 in quanto all’epoca lo stipendio si ricevevail giorno 27 di ogni mese ed era il numero preferito dalle famiglie e dai capi in assoluto. Nell'ottobre dello stesso anno nasce il primo clan che prenderà il nome di "Rider" ed è uno dei primi clan misti della neo-nata A.G.E.S.C.I. Il capo clan è Lorenzo che in quel periodo effettua il doppio servizio come molti capi negli anni a seguire. Nel 1972 anche la Comunità Capi diventa mista, Vittoria diventa la capo reparto aiutata da Nicola, neo rover in servizio, primo ad effettuare servizio nel gruppo con un’unità femminile. Negli anni successivi il gruppo continua a crescere e nuove persone entrano in Comunità Capi, tra cui Ludovico Sforza che porta il fazzolettone del gruppo ai colori delle tre unità: verde, giallo e rosso. Dal 1973 al 1989 il gruppo continua ad andare avanti con una Comunità Capi che ha permesso,anche grazie all’apporto delle varie esperienze di capi provenienti da altri gruppi, di consolidare e ampliare "lo stile" e il contenuto educativo del Torino27.



1989: Fuori dall'AGESCI

Sono stati anni di grande partecipazione con unità ricche di ragazzi carichi di entusiasmo e di voglia di fare, di mettersi in gioco. Poi, pian piano, sono venuti meno i capi che, una volta usciti non venivano sostituiti da nuovi ingressi in Comunità Capi fino a giungere al 1989, anno in cui la direzione centrale dell'AGESCI non ha concesso l'autorizzazione ad aprire il gruppo per mancanzadi capi. Il Torino 27, però, è indomabile ed indomato. Nonostante le ovvie difficoltà e i pochi capi rimasti, si è comunque voluto trovare il modo di dare ai ragazzi la possibilità di vivere ancora il gioco dello scoutismo. La sua storia continua con il "fazzolettone viola". Nell’anno 1987-88, con una Co.Ca. di 10persone, non si trovavano i capi per una unità e si decise di chiudere il Branco. Dopo molti tentennamenti e discussioni, ci si è accordati per proporre ai genitori di aprire per quell'anno, al posto delBranco, un Gruppo di Animazione, non censito e dichiaratamente senza grandi pretese educative gestito da tre capi del gruppo. All'inizio dell'anno scout seguente, la Co.Ca. decideva che il Gruppo di Animazione dovesse chiudere. Le discussioni furono molte, siain Comunità Capi che fuori e, convocata una riunione genitori, fu comunicata la decisione. Nonostante alcune notevoli difficoltà, si decise di continuare a portare avanti il progetto del Gruppo di Animazione staccandolo dalla vita del gruppo scout e stilando un programma educativo con l'intento, comunque, di giungere a fare attività scout. Fin dall'inizio si sono così gestite le cose alla maniera scout e si è arrivati a creare uno spirito di gruppo tale che i ragazzi chiedessero quasi dasoli un segno di identità di gruppo per cui ad un certo punto si è proposto un nome (Castori), una divisa (verde speranza) con un fazzolettone (viola, segno di esilio) e delle tappe similia quelle scout dell'età Branco. Il Reparto e il Clan continuano le attività ma dopo poco ci si ritrova nell’estrema situazione di dover chiudere per mancanzadi capi. I Castori si "uniscono" al Torino 85 e questo fa nuovamente nascere la speranza e lacertezza di poter rientrare nell'Associazione. Il gruppo cresce di numero e bisogna pensare al "dopo", a quando l'anno successivo i ragazzi avranno raggiunto la fatidica età per il "passaggio" alla branca superiore. Si intensificano le attività fino a concludere l'anno con le VdB di una settimana a Col San Giovanni proseguite a ruota da un Campo estivo di una settimana a Richiaglio per quelli che l'anno successivo sarebbero dovuti "passare". L'impegno per rimpiazzare il vuoto lasciato dal gruppo in parrocchia si moltiplica e dai Castori nascono i Rangers che seguono la metodologia dell'età Reparto. Per loro l'inizio è duro perché sono pochi e trovare le attività per un numero così ridotto di ragazzi è estremamente impegnativo: il loro numero oscilla durante l'anno finoa 10-12, pochi fissi, e si arriva alla fine dell'anno ad effettuare il campo a Bousson con 5 ragazzi mentre i Castori, in numero decisamente superiore effettuano le Vacanze di Branco a Canostra in 20. Nel 1991 si inizia a pensare al rientro in Associazione e si termina l'anno con il Campo a Ghigo di Prali con tre squadriglie di cui una femminile, un campo di 13 giorni, sotto una continua pioggia, tanto che il campo termina con 2 giorni di anticipo.



1996: con AGESCI verso il nuovo millennio

Le attività proseguono con alti e bassi finoal 1997 quando, finalmente, il gruppo torna a far parte dell'AGESCI, indossando nuovamente i colori giallo rosso e verde. Il 2000 è un anno importante, il gruppo inizia le sue veglie per la "luce della pace di Betlemme", impegno che il gruppo manterrà con la parrocchia per tutti gli anni avvenire. Nel luglio del 2001, i numeri dei ragazzi iniziano a salire e mentre il Reparto parte per il suo campo estivo al Gilwell Park di Londra, dove per l'occasione cambia nome in Reparto "Gilwell"; il Clan parte per la Puglia, dove si terrà la sua Route estiva di servizio in un campo nomadi del Salento. I due anni successivi passano spensierati fino al 2003 quando si svolgono i festeggiamenti per i 35 anni del gruppo. Per l'occasione, molti ex del gruppo, accorrono ai festeggiamenti. Alcuni di loro, entreranno a far parte della Comunità Capi a partire dall'anno successivo. Nel frattempo, il clan cambianome da "Kante Tinza" diventa"Sole Crescente". Nel 2005 il clan cambianome, da "Sole Crescente"a "Aquile Randagie" (prendendo spunto dal gruppo nato clandestinamente durante il fascismo). In quello stesso anno il clan si reca a Genova, per un campo internazionale, dove incontra clan e gruppi d'Italia e d'Europa. Il 2007 inizia con l'unione della Comunità Capi del Torino 27 con quella del "Progetto Venaria”, Comunità Capi che negli anni successivi fonderà il gruppo scout Venaria 1. In quell’anno si festeggia il Centenario della nascita dello Scoutismo. In tutto il mondo si svolgono i festeggiamenti e anche il Torino 27 ha vissuto il suo centenario. In quell’occasione il clan parte la route a Roma, dove presta servizio alla Comunità di Sant'Egidio e partecipa alla cerimonia nazionale Alba del Centenario, mentre il reparto e il branco si svegliano alle prime luci per rinnovare le promesse durante una solenne cerimonia. Nel 2008 il gruppo festeggia i 40anni di presenza nella parrocchia San paolo. Quarant’anni di gioie e difficoltà, di successi e di insuccessi. La vita del gruppo continua. Il branco e il Reparto iniziano un lungo periodo di crisi, i numeri iniziano a calare e le difficotà aumentano. D'altro canto pero, il clan Aquile Randage cresce sempre di più.



Mezzo secolo di storia

Nel 2012 Andrea e Alessandro intervistano Don Giovanni Barbareschi e Mario Isella, ultimi due sopravvissuti delle Aquile Randage. Nei giorni successivi il gruppo organizzerà un grosso evento in loro onore che conterà più di 1000 partecipanti: "Ribelli per Amore". Nello stesso anno il Clan parteciperà alla "Rover Week", una Route internazionale presso Kandersteg in Svizzera. Il 2013 è un anno di nuovi ingressi in Comunità Capi, uno di loro Andrea, in quell'anno, raggiungerà Vienna come rappresentante della Delegazione Italiana alla cerimonia internazionale per "la Luce della Pace di Betlemme". E' un anno di rinnovamento per il Reparto che in quell'anno cambia nome in Reparto Edelweiss. Il 2014 è un anno importante per l'AGESCI, è l'anno della Route Nazionale a San Rossore. Il Clan Aquile Randage partecipa con entusiasmo: Giuso e Alessandro sono i Capi accompagnatori, mentre Andrea entra a far parte del Team di organizzazione dell'evento stesso. Nel 2018 si svolgono i festeggiamenti per i 50 anni del Torino 27, mezzo secolo di attività si sono svolte nei nostri locali. In quello stesso periodo, in occasione dei festeggiamenti i capi del Torino 27 e quelli del Venaria 1 stringono un’alleanza per sostenersi a vicenda in questo periodo di difficoltà per entrambi i gruppi. Il clan e il reparto dei due gruppi si uniscono, mentre i due branchi svolgeranno le loro attività autonomamente. il Noviziato misto guidato da Andrea e Ilaria si reca a Linz per prendere parte alla cerimonia internazionale della luce della pace. Dopo un anno di collaborazione le due Comunità Capi decidono di interrompere il progetto e di tornare a lavorare autonomamente. Il 2019 è un anno di rinascita: Andrea e Paola prendono le redini del Torino 27 diventandone i Capi Gruppo. La neo Co.Ca. si riorganizza e iniziano a progettare la rinascita del gruppo da anni ormai in crisi. Il gruppo cambia così il suo fazzolettone in quello attuale, mantenendo gli stessi colori simbolici di quello precedente, ma apponendone alcune modifiche. Le branche vengono ufficialmente chiuse e riaperte con nuovi nomi e nuove prospettive; nascono così il BRANCO ROCCIA DELLA PACE, il REPARTO ORDO PHOENIX e il CLAN SUNRISE. I numeri iniziano a salire e le branche ritrovano quella stabilità che non avevano più da qualche anno. Il Clan Sunrise inizia un gemellaggio con il Clan K2 del vicino Torino 9 con l'obbiettivo di sostenersi a vicenda in quanto la mancanza di capi del Torino 9 avrebbe costretto alla chiusura la loro branca RS. Tutto sembrava volgere al meglio, fino a quando la Pandemia del virus Covid-19 non ha costretto i gruppi scout a interropere le loro attività in presenza a causa dell'alta possibilità di contagio. Le attività continuano comunque in via telematica fino ad Ottobre 2020, anno in cui finalmente riprendono le attività.